Dalla Scienza

Coronavirus e cannabis

La cannabis terapeutica come possibile antidoto al Covid-9. E’ l’invito che Lello Ciampolillo. Senatore del gruppo Misto di recente espulso dal M5S. Ha fatto con una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza. “Caro Ministro, ti scrivo per suggerire il fiore di Cannabis terapeutica quale possibile antidoto al coronavirus .  La vaporizzazione del fiore di cannabis terapeutica ha già dato effetti  positivi, per i problemi dell’apparato respiratorio di pazienti terminali. E’ noto, del resto, che gli oltre 800 principi attivi contenuti nel fiore, rafforzano in modo significativo le difese immunitarie”.

Coronavirus e cannabisI medici e i ricercatori potrebbero provare l’utilizzo dei prodotti derivanti dalla Cannabis, come il Bedrocan, contro il coronavirus. Penso in particolare agli anziani che, a causa degli effetti della polmonite, sono i più esposti al rischio di perdere la vita. Alleviando i problemi delle vie respiratorie sarà più agevole assicurare la guarigione e consentirà di ricondurre nella normalità questo virus. Spero che questo contributo possa essere di aiuto in questo drammatico momento”, conclude Ciampolillo.

Coronavirus e cannabisIl Coronavirus arriva anche negli Stati Uniti e sono sempre di più le città e gli stati che considerano la cannabis come un “servizio essenziale” che deve essere fornito anche con le restrizioni in atto.

Ma anche altri stati come l’Illinois, il Michigan e il Colorado hanno implementato regole di emergenza in modo che i negozi di cannabis possano continuare a vendere riducendo al minimo la diffusione del coronavirus.
E anche in Olanda la considerazione del governo è stata la stessa. Dopo aver annunciato la chiusura dei coffee shop, le persone si erano riversate nei negozi per fare scorta di prodotti, creando lunghe code. E così l’amministrazione ha fatto subito un passo indietro lasciando che i negozi rimanessero aperti permettendo l’acquisto ma non il consumo nei locali.

il Dipartimento della Salute Pubblica ha chiarito oggi che, poiché la cannabis ha usi medici, i dispensari saranno autorizzati ad operare come attività essenziali, così come le farmacie sono autorizzate a fare”.

I dispensari devono quindi adattarsi alle nuove regole, come la distanza necessaria tra i clienti e utilizzare dispositivi protettivi e gel disinfettante.

 

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